Conservazione Autografi, una breve guida su come conservare fotografie firmate o cimeli autografati.
Come conservo correttamente i miei autografi? Questa è la domanda che ogni collezionista di autografi si è posto almeno una volta durane la sua attività.
Piccola premessa: dato che sarebbe impossibile elencare correttamente tutte le problematiche che potrebbero derivare da una cattiva conservazione dei nostri cimeli firmati ci limiteremo ad affrontare i fattori di rischio più comuni e rilevanti e come fare per evitare di danneggiare irrimediabilmente i nostri cimeli.
Fattori di rischio
-Luce e sorgenti luminose:
Questo elemento è senza dubbio uno dei più dannosi per i cimeli firmati con pennarelli indelebili o inchiostri prodotti negli ultimi 50 anni.
Sia che si tratti di luce artificiale o di luce solare, dobbiamo prestare grande attenzione all’esposizione diretta a questo fattore da parte degli autografi apposti su cimeli come maglie, palloni o cappellini, ma anche su ogni altra tipologia di supporto cartaceo. La luce infatti, specialmente quella del sole, ha una fortissima concentrazione di raggi ultravioletti che nel tempo indeboliscono i supporti e decolorano inchiostri e tessuti in un processo purtroppo irreversibile.
Come fare quindi? I rimedi sono semplici ma allo stesso tempo estremamente efficaci. Nel caso di archiviazione di foto firmate all’interno di raccoglitori o dei cimeli in cassetti o armadi, non si corre alcun pericolo ed è pertanto il metodo più sicuro e consigliato. Ovviamente tutti noi però siamo interessati ad esporre e mostrare i nostri autografi e quindi è necessario comprendere quali accorgimenti prendere.
Non appendere o posizionare mai il cimelio firmato vicino ad una finestra e controllare bene nella stanza la posizione diretta dei raggi del sole durante la giornata.
Mentre per le lampade? Senza entrare in tecnicismi troppo complessi, è doveroso sapere che sono sconsigliate le vecchie lampade ad incandescenza, fluorescenza o alogene poiché potrebbero generare calore oppure un eccesso di luci ultraviolette, quasi equiparate alla luce del sole. Utili invece le luci a Led e molto più sicure per la conservazione, ma è essenziale non posizionarle mai con il fascio diretto sull’autografo o sul supporto.
-Umidità e Temperatura:
Questo indice è forse il più semplice da tenere sotto controllo. Si consiglia infatti di mantenere una temperatura intorno ai 15-25° C ed un tasso di umidità tra il 45 ed il 65% che è circa quello delle nostre abitazioni.
Meno indicato invece conservare i cimeli autografati in cantine o in soffitte ove la temperatura o l’umidità possono subire importanti sbalzi danneggiando irreparabilmente i supporti.
-Muffe e Funghi:
Altro problema serio ma per fortuna meno comune, è quello delle muffe e dei funghi che possono colpire cimeli in tessuto come maglie, cappellini o altri indumenti firmati.È necessario sapere che le spore fungine sono presenti nell’aria e negli oggetti ed in caso di cattiva conservazione possono scatenare danni talvolta irreversibili.Se ci troviamo davanti ad un attacco analogo, è importante rimuovere le spore tramite un pennello morbido e mai strofinare vigorosamente per evitare danni ai tessuti, inoltre è fondamentale svolgere questa attività all’aria aperta così da impedire la contaminazione delle spore volatili ad altri cimeli.
Conservazione
Una volta appresi quali siano i fattori di rischio, è importante approcciarsi bene alla corretta conservazione così da garantire l'integrità dell’autografo o del cimelio firmato.
Di seguito elencheremo le principali modalità nei quali è solito il collezionista riporre i propri tesori:
-Teche:
Che siano in plexliglass o in vetro, da muro o da tavolo, ogni teca deve necessariamente presentare dei requisiti fondamentali ed obbligatori.
Nel caso in cui si utilizzi questo tipo di espositore, come abbiamo appena illustrato, la luce non riveste un problema sostanziale in quanto sarà sufficiente posizionarlo il un luogo lontano da fonti di luce diretta onde evitare il deterioramento del cimelio.
Molto più importante invece l’indice di umidità per evitare la formazione di muffe e funghi. La teca infatti dovrà essere costruita in modo da garantire un ricircolo d’aria che scongiuri quindi la formazione di ogni tipo di microrganismo. Si consiglia infatti di far sì che il cimelio non entri mai in contatto diretto con il box ma che sia distanziato di almeno qualche millimetro per una corretta ventilazione.
Se la teca dispone inoltre di spazio sufficiente, può essere molto utile inserire dei materiali chiamati “buffer” a base di silice che regolarizzano la quantità di umidità nell’aria. Si dovrà comunque fare attenzione che questo materiale non sia mai a contatto con il cimelio firmato, onde evitare di danneggiarlo.
-Raccoglitori:
Essendo le fotografie i cimeli più comuni in una collezione di autografi, sarà necessario trovare un sistema corretto per la loro conservazione, che ci garantisca che gli inchiostri dell’autografo ed i colori delle foto possano perdurare nel tempo senza alterarsi.
Sebbene esistano già delle istruzioni pubblicate dal Ministero dei Beni Culturali per la conservazione dei beni cartacei, possiamo “plasmare” queste importanti informazioni per aiutare ogni collezionista a non commettere gravi errori nel custodire le proprie foto autografate.
-Comuni folder in plastica? No grazie!
I classici raccoglitori che troviamo in cartoleria sembrano la soluzione migliore per permetterci di sfogliare le nostre foto firmate ma se non vengono scelti con attenzione, rischiamo di danneggiare i nostri autografi.
Per le singole fotografie firmate la soluzione che consigliamo è quella di inserire il cimelio all’intero di un raccoglitore in carta che favorisca il ricambio d’aria.
Se disponiamo di molto materiale fotografico invece, la soluzione migliore è quella di ricercare cartelline in plastica trasparente RIGOROSAMENTE Acid-free.
Un ulteriore consiglio, non meno importante, è quello di non sovraccaricare mai il raccoglitore di fotografie al fine di evitarne la compressione e permettendo così al supporto di "respirare"; la forte pressione infatti nel tempo indebolirà l’inchiostro, che potrebbe addirittura staccarsi dalla foto per trasferirsi sulla plastica del folder.
Per i cimeli più importanti, che saranno senz'altro meno maneggiati ed esposti, consigliamo di posizionare la foto autografata all'interno di un foglio di carta, chiamato in gergo librario carta da interfoliazione, che fungerà da barriera protettiva tra la foto firmata e la plastica. Questo foglio dovrà essere scelto con cura, favorendo la carta di riso priva di collanti.
Per qualsiasi ulteriore informazione contattaci, saremo in grado di suggerirti la migliore soluzione per conservare tutti i tuoi autografi!